Novità processo eternit: chiesto aiuto dello Stato dalle vittime
L’Associazione Familiari e Vittima Amianto (Afeva) non potrà permettersi il lusso di abbassare la guardia. Malgrado l’operato del pm Raffaele Guariniello, come già accaduto inseguito alla sentenza di primo grado, Schmidheiny tenterà ogni soluzione possibile per evitare di pagare. A rischio i risarcimenti delle vittime, ma anche le risorse utili alla bonifica e per la ricerca e le cure ospedaliere.
Processo eternit. In base al dispositivo letto lo scorso lunedì nella maxi Aula di Torino, vengono riconosciute le responsabilità penali dei vertici della multinazionale in merito agli stabilimenti di Bagnoli (Napoli) e Rubiera (Re), mentre nel primo grado erano state accolte solo le istanze di Casale Monferrato (Al) e Cavagnolo (To).
È stato invocato, da parte del sindaco di Casale Monferrato Giorgio Demezzi, il sostegno dello Stato nel processo eternit, visto che non sarà semplice rientrare in possesso dei 30,9 milioni di euro che dovrebbero andare al comune secondo quanto stabilito dalla sentenza.
Diversa la situazione dell’Inail, che non ha visto riconoscersi alcun riscontro in sede d’appello. L’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro avrebbe dovuto coordinare la promozione di un intervento legale internazionale per il recupero delle somme.