Amianto Europa: al via il progetto di smaltimento
Verrà dato il via a un registro pubblico nel quale saranno riportati gli edifici contenenti amianto in ogni Stato membro. I lavoratori coinvolti nella rimozione dovranno assicurare qualifiche sufficienti. Si tratta di un progetto che partirà dal 2014 e andrà avanti fino al 2020.
Nel testo oggetto dell’approvazione abbiamo 12 emendamenti, presentati in commissione sia Ambiente che Occupazione e Affari sociali da Andrea Zanoni): «ho cercato di rafforzare il testo approvato con emendamenti che, ad esempio, prevedono che questi rifiuti devono essere inertizzati attraverso le nuovissime tecnologie oggi a disposizione evitando il ricorso alle discariche».
L’interpretazione di Oreste Rossi vede come «necessario attivare un piano Ue di censimento e di bonifica di tutti i siti europei, in cui l’amianto è ancora presente. Preoccupa il fatto che i processi di estrazione, lavorazione e impiego di fibre di asbesto a livello mondiale siano solamente stati trasferiti in Paesi terzi, quali Cina, India e Russia, tanto che il consumo di asbesto è aumentato esponenzialmente nell’ultimo decennio».
Si tratta, senza ombra di dubbio, di un progetto che potrà incidere in maniera profonda nel futuro dell’Europa e nel grado di salubrità dell’ambiente.